Fascite Plantare, Tallonite, Neuroma Di Morton
TALLONITE
La tallonite è una condizione caratterizzata da dolore nella zona del tallone, spesso attribuita a cause meccaniche come l'uso eccessivo o calzature inadeguate. Tuttavia, secondo le 5 Leggi Biologiche, questo sintomo può essere interpretato come l'espressione di un conflitto biologico specifico.
Le 5 Leggi Biologiche in breve
Le 5 Leggi Biologiche, scoperte dal Dr. Ryke Geerd Hamer, propongono che ogni sintomo fisico sia il risultato di un programma biologico sensato attivato in risposta a uno shock emotivo o conflitto vissuto in modo acuto, inaspettato e in solitudine.tuttosteopatia.it+2Scuola SIMO+2Wikipedia, l'enciclopedia libera+2
Il conflitto biologico della tallonite
Secondo questa prospettiva, la tallonite è associata a un conflitto di svalutazione legato al movimento. In altre parole, il dolore al tallone riflette una sensazione interiore di non essere abbastanza abili o capaci nel muoversi o nell'agire.
Esempi pratici
Il senso biologico del sintomo
Il dolore al tallone serve come segnale del corpo per fermarsi e riflettere sulla propria autovalutazione nel movimento. È un invito a riconoscere e affrontare i sentimenti di svalutazione personale.
Conclusione
Comprendere il significato biologico della tallonite può offrire nuove prospettive per affrontare il dolore, focalizzandosi non solo sugli aspetti fisici ma anche sulle emozioni e conflitti interiori legati al movimento e all'autostima.
FASCITE PLANTARE
La fascite plantare è una condizione comune che provoca dolore nella pianta del piede, spesso attribuita a stress meccanici. Tuttavia, le 5 Leggi Biologiche offrono una lettura diversa, collegando il sintomo a specifici conflitti emotivi.
Il conflitto biologico della fascite plantare
Secondo questa visione, la fascite plantare è legata a un conflitto di collera o rabbia repressa, spesso in relazione alla madre o alla funzione materna, o al sentirsi incapaci di avanzare nella vita. attivazionibiologiche.info
Esempi pratici
Il senso biologico del sintomo
L'infiammazione della fascia plantare rappresenta il tentativo del corpo di proteggere la pianta del piede da un contatto con il suolo considerato dannoso, riflettendo la difficoltà nel procedere nel proprio cammino di vita. attivazionibiologiche.info
Conclusione
Riconoscere il legame tra fascite plantare e conflitti emotivi può aprire nuove vie per affrontare il dolore, integrando il lavoro sul corpo con l'esplorazione delle emozioni e delle relazioni personali.
NEUROMA DI MORTON
Il neuroma di Morton è un dolore pungente e bruciante localizzato nella parte anteriore del piede, tra le dita, spesso tra il terzo e il quarto dito. Chi ne soffre descrive una sensazione simile a una scossa elettrica, un corpo estraneo nella scarpa o un dolore acuto che rende difficile camminare.
Nella medicina tradizionale, il problema è attribuito a un inspessimento del tessuto nervoso dovuto a compressione meccanica, come calzature strette o attività ripetitive. Ma se osserviamo questo sintomo attraverso le 5 Leggi Biologiche, possiamo andare molto più a fondo.
Le 5 Leggi Biologiche: una nuova chiave di lettura
Secondo le scoperte del dottor Hamer, ogni sintomo fisico ha una radice biologica, legata a come il nostro corpo risponde agli eventi della vita. Quando viviamo un’emozione intensa che non possiamo esprimere o risolvere, il nostro cervello registra il conflitto e attiva un programma di adattamento su un organo specifico.
Il corpo non agisce mai a caso. Ogni dolore ha un senso. Ogni zona del corpo comunica qualcosa di preciso.
Qual è il significato biologico del Neuroma di Morton?
Nella logica delle 5 Leggi Biologiche, i nervi periferici coinvolti nel neuroma di Morton sono legati a un conflitto di separazione o sovraccarico sensoriale, ma nel contesto specifico del piede, il sintomo assume un significato ancora più preciso.
Si tratta spesso di un conflitto legato alla libertà di movimento, al sentirsi schiacciati, costretti, invasi o “senza spazio” nella propria vita o in una relazione.
È come se il piede, parte fondamentale del nostro movimento e della nostra direzione, dicesse:
“Qui non posso più andare avanti… mi manca lo spazio per esistere.”
Cosa può attivare questo conflitto? Ecco degli esempi reali:
✅ Marta, 42 anni, inizia a soffrire di neuroma di Morton dopo mesi in cui si è sentita schiacciata da un matrimonio in cui non poteva esprimere sé stessa. Si sentiva letteralmente “stretta” nella relazione, non vista, non ascoltata. Il dolore al piede è iniziato quando ha iniziato a desiderare di “camminare da sola”.
✅ Gianluca, 38 anni, lavora in un ambiente stressante dove ogni suo passo viene controllato. Le sue giornate sono scandite da orari rigidi e aspettative pressanti. Dopo una riorganizzazione forzata in ufficio, inizia a sentire un dolore acuto al piede sinistro. Non può “muoversi come vuole”.
✅ Silvia, 50 anni, si ritrova a vivere in casa con un familiare invadente, che non le lascia spazi personali. Ogni volta che prova a prendersi un momento per sé, sente sensi di colpa o viene interrotta. Il neuroma di Morton compare in pieno periodo di tensione familiare.
Il sintomo è la risposta del corpo a un conflitto vissuto in silenzio
Quando viviamo un conflitto profondo senza trovare una via d’uscita, il nostro cervello registra l’evento e attiva un programma biologico di adattamento. Il piede è simbolo di cammino, autonomia, direzione. Il dolore compare quando ci sentiamo bloccati nei movimenti o nella libertà di scelta.
Nel caso del neuroma di Morton, il dolore tra le dita ci parla di:
Il senso biologico del dolore
Il dolore al piede è una difesa biologica.
È come se il corpo dicesse:
“Non voglio andare avanti in questa direzione”
“Mi manca spazio per essere me stesso”
“Sto camminando su un terreno che non sento mio”
Il dolore può comparire anche in fase di soluzione del conflitto, cioè quando iniziamo ad allentare la tensione, ma il sistema nervoso “scarica” tutto il vissuto accumulato.
Per questo alcune persone sentono dolore proprio quando iniziano a sentirsi meglio, o quando iniziano a prendere in considerazione un cambiamento.
Perché le terapie classiche non bastano?
Perché il corpo non ha bisogno solo di cure fisiche, ma di essere ascoltato nel suo linguaggio emotivo.
Trattamenti come plantari, fisioterapia, antidolorifici possono portare sollievo momentaneo, ma se il conflitto rimane attivo, il sintomo tende a ripresentarsi o a spostarsi in un’altra parte del corpo.
Il vero cambiamento avviene quando:
La fase di riparazione
Quando il conflitto viene risolto o elaborato, il corpo inizia a riparare il tessuto nervoso danneggiato.
Questa fase può durare giorni o settimane, e spesso comporta:
È una fase preziosa: il corpo sta guarendo.
Serve solo accompagnarlo con consapevolezza e rispetto.
Il corpo non sbaglia mai
Il neuroma di Morton, come tutti i sintomi, non è un errore.
È un messaggio, un segnale che ci invita a cambiare qualcosa di profondo.
Quando iniziamo ad ascoltarlo, e non più a combatterlo, si apre una possibilità nuova: la guarigione consapevole.
Conclusione
Il neuroma di Morton non è solo un problema meccanico del piede.
È spesso la conseguenza biologica di un conflitto di invasione, costrizione o mancanza di spazio, vissuto con intensità e ripetizione.
Riconoscere il proprio vissuto, dare voce a ciò che è stato trattenuto e riprendere in mano il proprio spazio nella vita è il primo vero passo verso il cambiamento.
Il piede ci guida nel cammino. Quando ci fa male, ci sta semplicemente dicendo:
“Forse è il momento di cambiare direzione”.
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